Proteine del siero del latte e acne: cosa dice la scienza

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10/20/20253 min leggere

1. Introduzione: da dove nasce il legame tra proteine e acne

Da anni circola l’idea che le proteine del siero del latte (whey protein) possano peggiorare l’acne, ma la verità è più complessa.
Le prime segnalazioni provenivano da giovani sportivi che, dopo aver iniziato integratori proteici, notavano un aumento dei brufoli. Tuttavia, per capire se esista davvero una relazione causa-effetto, servono studi controllati: e negli ultimi anni ne sono stati pubblicati diversi.

2. Cosa succede nel corpo dopo l’assunzione di whey protein

Le whey protein sono ricche di amminoacidi ramificati (BCAA), in particolare leucina, che stimola l’ormone IGF-1 (Insulin-Like Growth Factor 1) e la via mTORC1.
Questi sistemi regolano la crescita cellulare e la sintesi proteica, ottimo per i muscoli ma in alcune persone può aumentare la produzione di sebo e l’attività delle ghiandole sebacee, favorendo l’acne.
Non è quindi la proteina “in sé” a essere nociva, ma la risposta individuale ormonale e metabolica.

3. Cosa dicono gli studi recenti

Negli ultimi anni diversi studi hanno cercato di capire se le proteine del siero del latte possano davvero favorire la comparsa di brufoli.
I risultati, però, non vanno tutti nella stessa direzione: alcuni lavori hanno osservato che chi assume whey protein tende ad avere più acne, mentre altri non hanno trovato differenze rispetto a chi non le prende.

Uno studio del 2024, ad esempio, ha seguito per sei mesi ragazzi con acne lieve: chi prendeva proteine del siero non ha avuto peggioramenti rispetto agli altri. Al contrario, un’altra ricerca condotta sugli stessi anni ha trovato che chi faceva uso regolare di whey aveva più probabilità di presentare acne.

Nel complesso, gli esperti concordano su un punto: le proteine del latte non provocano automaticamente l’acne, ma possono accentuarla in chi è già predisposto, soprattutto se la dieta è molto calorica o ricca di zuccheri.

4. Perché alcune persone reagiscono e altre no

La risposta varia per genetica, ormoni e dieta complessiva.
Chi ha già una pelle seborroica o acne ormonale può essere più sensibile agli aumenti di IGF-1, mentre in altri non cambia nulla.
Anche altri fattori (zuccheri, stress, sonno, igiene cutanea) possono amplificare o mascherare gli effetti.
In sostanza: non esiste una risposta universale, ma una predisposizione individuale.

5. Come gestire le proteine se soffri di acne
  • Prova per esclusione: sospendi le whey per 2-3 settimane e osserva se la pelle migliora, poi reintroducile gradualmente.

  • Sperimenta alternative vegetali: pisello, riso o soia isolate hanno un impatto minore su IGF-1.

  • Evita zuccheri o aromi artificiali: alcuni prodotti aromatizzati aumentano la risposta insulinica.

  • Consulta un nutrizionista o dermatologo se l’acne persiste nonostante la sospensione.

6. Conclusioni e consigli pratici

Nel complesso, la ricerca mostra che le proteine del siero del latte non peggiorano automaticamente l’acne, ma in alcune persone possono accentuarla se esiste una predisposizione o se la dieta è già molto ricca di zuccheri e calorie.
Il motivo sembra legato all’aumento dell’IGF-1, un ormone che stimola la produzione di sebo e la crescita cellulare della pelle.

Chi nota brufoli dopo l’assunzione di whey protein può provare a passare alle proteine vegetali (come quelle di pisello, riso o soia).
Queste, infatti, potrebbero stimolare meno l’IGF-1 e quindi possono essere più adatte alle pelli sensibili. Non si tratta di una “cura” per l’acne, ma di una scelta nutrizionale che in alcuni casi riduce l’infiammazione e la lucidità cutanea.

In ogni caso, la chiave è l’equilibrio: le proteine in polvere restano un ottimo alleato per chi fa sport o ha bisogno di un apporto proteico maggiore, ma è sempre bene sceglierle in base alla propria risposta personale e parlarne con un nutrizionista se i brufoli persistono.